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JINN-LEGGENDA O REALTA’?

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jinn - leggenda o realta'?

Il Jinn sarebbe il nostro geniofolletto, oppure al Nord ci sono gli gnomi o i trolls Islandesi.

Nel mondo arabo è comunque una creatura citata nel Corano e indica un’entità soprannaturale, metà uomo e metà “anima”, spesso maligno, ma in alcuni casi può mostrarsi in maniera del tutto benevola e addirittura protettiva.

Probabilmente deriva dai Romani, il Genio, ben presente nella mitologia romana.

Un’altra probabile origine è Geenna: l’inferno dell’ebraismo, luogo pieno di anime cattive imprigionate per l’eternità.

Dai racconti tramandati dall’età preislamica ai Jinn era attribuito molto potere. Essi erano ritenuti capaci di esprimere molta cattiveria, spesso mortale.

Proviamo a fare un singolare elenco:

  • le ghūl, erano i Jinn più crudeli, praticamente i nostri orchi
  • gli ʿafārīt, anch’essi molti crudeli, incubo dei viaggiatori a cui facevano tranelli spesso mortali
  • l’ʿāmir era invece considerato relativamente innocuo

Caratteristica comune però di tutti i Jinn è l’apparizione sotto molteplici aspetti, velocità di trasformazione e totale inafferrabilità.

Con l’avvento dell’Islam invece si “accetta” l’esistenza dei Jinn, annullandone quasi tutte le potenzialità malefiche principali e mortali, limitandole a un fastidio più o meno accentuato.

Addirittura, si ritiene che esistano anche Jinn buoni e utili all’uomo perché convertiti all’islam.

Del resto, se pensiamo al Jinn per eccellenza, dobbiamo pensare al “Genio della Lampada” liberato da Aladino

Si dice anche che i Jinn si originarono all’inizio dei tempi, come tutte le altre creature. Essi, a differenza degli umani (che sarebbero nati sulla Terra) e degli angeli (creature del cielo), ebbero origine dal fuoco.

Ma i Jinn sono reali o no?

Ci si può credere come un Cristiano crede negli angeli, o come qualsiasi altra forma di “credenza popolare”.

Una decina di anni fa, nel 2011 in Arabia Saudita, un caso ha fatto discutere molto:

Nei pressi di Ta’if c’è una valle chiamata Wadi Al-Amak (tradotto Abisso Profondo) che da molti anni è considerata “infestata” dai Jinn; chi si avventura in questo luogo lo fa con la paura che possa succedergli qualcosa e così fu per alcune guide che stavano cercando di fare un servizio fotografico sul luogo. Secondo l’emittente Emirates 24/7 si accamparono ai bordi della valle per scattare delle fotografie e poi raggiungere degli amici il giorno successivo.

Quella sera stessa uno di loro iniziò a diventare taciturno e dopo essersi seduto su un masso non si è mosso nonostante in molti lo stimolassero a parlare e a reagire; all’improvviso il suo volto divenne paonazzo e in pochi secondi quel colore ricoprì tutto il corpo. L’uomo poi prese a fissare un punto imprecisato della valle e iniziò a gridare parole in una lingua sconosciuta.

Gli amici, non senza qualche difficoltà, riportarono l’uomo in città e lì scoprirono che la loro esperienza non era affatto un caso isolato è che quella “possessione” avviene spesso a chi si avventura nella valle.

L’uomo fu esorcizzato, il Jinn “forzato” ad uscire dal suo corpo e pare che dopo il rito tutto ritornò alla normalità. L’uomo non ricordò quello che era successo e disse che l’ultima cosa che ricordava era di aver visto un’ombra avvicinarsi al gruppo risalendo la valle Wadi Al-Amak.

E cosa dire di quanto avvenuto nel 2014 Glasgow e Dundee quando ci furono decine di casi, così come riportato dalla rivista Herald Scotland, di problemi di salute mentale attribuiti a possessione da parte di Jinn malvagi.

E sempre nel 2014 un tribunale di Dubai ha concesso il divorzio ad un uomo da sua moglie perché questa era “posseduta da un Jinn”.

Certamente molti di noi sorridono a leggere queste cose ma pensiamo che anche da noi in Italia fino a pochi anni fa si poteva rescindere un contratto se si sospettava che la casa acquistata o presa in affitto fosse infestata dagli spiriti.

E nella Chiesa la figura dell’esorcista è ancora presente…e molti best sellers parlano di angeli e le testimonianze a riguardo si sprecano, e di demoni…

E per concludere alcune “note” che mi piacciono molto perché curiose:

  • la prima è l’incredibile “somiglianza” che hanno i Jinn con i Trolls. Nelle storie, nelle dinamiche, nei comportamenti. Basta prendere un libro di vecchie fiabe tuareg e uno di racconti islandesi per avere la sensazione di racconti fotocopia

 

  • la seconda è il ricordo di quando ad esempio nominavo i Jinn al mio amico Mohamed, il poliziotto libico che avevamo sempre come scorta, mentre transitavamo in Libia, sulla strada da Awbari a Ghat, che passa proprio a ridosso del Jebel Jnoun (in foto) che la leggenda diceva essere una delle case dei Jinn. E dove in effetti alcuni che hanno tentato di salirci…beh…sono scappati a gambe levate

 

Jebel Jinoun

 

 

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